ENSEMBLE CANTICUM NOVUM
- Moena (TN) -

Mosaico Vocale

Il primo CD inciso dall'Ensemble Canticum Novum - 2005

 

Mosaico vocale

Nasce dall’idea di viaggiare attraverso la musica, cogliendo i sapori, i colori e le suggestioni che offrono diverse culture e tradizioni. È evidente quindi che i canti presentati non fanno parte della musica comunemente definita “colta”, ma non sono meno importanti perché, accompagnando la vita dei popoli, nascono spesso da una forte esigenza di comunicare, con la voce, i propri stati d’animo. La successione dei canti etnico-folclorici non segue un percorso ben preciso e forse, al primo ascolto, alcuni accostamenti potrebbero sembrare anche un po’ azzardati; nonostante ciò è proprio nel contrasto e nel cambio di colore deciso che questa musica trova la sua vitalità e la sua ricchezza.

Per l’Ensemble Canticum Novum affrontare questo repertorio ha significato esplorare mondi del tutto nuovi, inoltrandosi in culture anche distanti dalla propria, e l’aver eseguito quasi tutti i canti in lingua originale ha permesso di avvicinarsi il più possibile alle sonorità autentiche.

 

Mosaico vocale

Non è però soltanto un insieme di “tessere” provenienti da culture diverse, ma anche l’unione di più voci che creano delle armonie: il coro è un accordo di personalità diverse, ognuna con il proprio timbro di voce, ma che assieme danno vita ad un vero e proprio strumento musicale.

L’ introduzione ed il collegamento tra diversi momenti musicali sono affidati a tre brani che si distaccano dal repertorio folclorico, ma che mettono in risalto la duttilità della voce ad imitazione degli strumenti musicali: in Intrada a cappella (1.) si assapora l’epoca tardo-rinascimentale; in Cake-walk (13.) si gioca sui ritmi di una danza dei neri d’America. Si discosta leggermente Audite silete (7.), che però vuol essere un invito ad ascoltare, in silenzio, quanto la divina Musica desidera sussurrarci.

Con un tuffo nei ritmi travolgenti che provengono dal folclore popolare si incontrano le movenze tipiche della danza ungherese nella Csàrdàs (17.), la solarità greca in Militza (4.) con il suo caratteristico ritmo dispari di 7/8 e, in Kálanda fóton (12.), la tradizione che si unisce alla religiosità in un canto dedicato all’Epifania. Janie mama (15.) conosciuto anche col nome Calypso, è un canone dell’America centrale che trova la sua vitalità nell’accompagnamento degli strumenti a percussione; non molto distante, direttamente dalle isole Samoa, nell’oceano Pacifico, Minoi, minoi (14.) sfrutta invece il ritmo delle parole per creare un elettrizzante ballo che sembra non aver mai fine.

Le armonie di Luna (3.) vogliono ricreare quella speciale atmosfera, quasi magica, fatta di sfumature argentee, attraverso un cluster (grappolo di note) affidato alle voci maschili, per poi lasciare il posto ad un movimento più gioioso e vivace, quasi di danza. Il testo, scritto da Stefen Dell’Antonio Monech in ladino, una lingua minoritaria parlata anche a Moena, si presta così all’incontro con sonorità e ritmi distanti da quelle privilegiate dalla cultura alpina. Anche Scoita l’èga ciantar (16.) e Uti vår hage (5.) sono ispirati dall’osservazione della natura: il primo, nuovamente in lingua ladina, gioca sull’andamento fluido e leggero, quasi un racconto, dell’acqua che scorre; il secondo, di tradizione scandinava, paragona i fiori e le piante selvatiche alla donna amata. L’intensità di questo canto trova il suo attimo più suggestivo nel finale, in cui la tonalità minore sembra quasi sbocciare in quella più serena del maggiore.

In un contesto di musica tradizionale non potevano mancare i canti Spirituals. Tipico della cultura afro-americana è il fraseggio tra il coro e il solista che interpreta liberamente il testo come in Come and go (11.) o che punta tutta la sua espressività nel ritmo sincopato come in Ride the chariot (8.). La fede si fa più intima nella preghiera popolare Ave o Vergin, Ve salute (10.), tradotta dal friulano al ladino della valle di Fassa da p. Frumenzio Ghetta, per poi sfociare, con la cultura ebraica, nell’universale invito alla pace di Shalom aleichem (9.). Le influenze mediorientali della musica israeliana si riconoscono anche nel più movimentato El haderech (18.), un’esortazione ad essere uniti nel canto per affrontare le insidie della vita. Lo stesso tema, accanto al dolore per un addio, si ritrova nella melodia finnica Vem kan segla förutan vind? (6.) e nella tradizione russa di Ladu (19.), il cui testo è dedicato ad una divinità pagana protettrice di viaggiatori e amanti. Una vena malinconica traspare da Evening rise (2.), canto indiano che contempla il tramonto del sole e la vitalità della madre terra.

 

Il percorso tra le sonorità multietniche si conclude idealmente con An Irish blessing (20.), un’aria irlandese che vuol essere anche un augurio per quanti ascolteranno queste musiche:

“Il sole rischiari i tuoi giorni,

le stelle illuminino le tue notti.

I fiori sboccino lungo il tuo cammino…

E fino a quando ci incontreremo di nuovo

Dio ti tenga nel palmo della sua mano.”

 

Titoli delle canzoni sul CD:

 1. Intrada a cappella - Anonimo, sec. XVII - Arm. H. Millsby
 2. Evening rise - Melodia tradizionale indiana d’America - Arm. C. Bollmann
 3. Luna - I. Defrancesco su testo di S. Dell’Antonio
 4. Militza - Melodia tradizionale greca - Arm. S. Korn
 5. Uti vår hage - Melodia tradizionale svedese - Arm. H. Alfvén
 6. Vem kan segla förutan vind? - Melodia tradizionale finlandese - Arm. G. Erikson
 7. Audite silete - M. Praetorius (1571-1621)
 8. Ride the chariot - Spiritual - Arm. W. Smith
 9. Shalom aleichem - Melodia tradizionale israeliana - Arm. G. Aldemà / Elab. I. Defrancesco
10. Ave o Vergin, Ve salute - I. Defrancesco su testo di p. F. Ghetta (dal friulano)
11. Come and go - Spiritual - Arm. F. Biebl
12. Kálanda fóton - Melodia greca - Arm. A. Mazza
13. Cake-walk - Danza tradizionale dei neri d’America - M. Seiber / Elab. S. Korn
14. Minoi, minoi - Melodia tradizionale di Samoa - Arm. C. Marshall
15. Janie mama - Melodia tradizionale centroamericana
16. Scoita l’èga ciantar - I. Defrancesco su testo di S. Dell’Antonio
17. Csàrdàs Melodia - tradizionale ceca - Arm. S. Korn
18. El haderech - Melodia israeliana - Arm. T. Porat / Elab. I. Defrancesco
19. Ladu - Melodia tradizionale russa - Arm. P. Hammersteen

 


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