Quando la Musica unisce... Oltre i confini!

Nel repertorio dell’Ensemble Canticum Novum ci sono molti brani in lingue straniere, ma per conoscere le musiche di un popolo è sempre bene andare a fare esperienze sul campo!

E così, dopo aver visitato la Svezia nel 2007 e l’Olanda nel 2016, in questo anno di festeggiamenti è arrivato il turno della Germania. 

Già dal 2017 è stato organizzato un gemellaggio con il coro jazz Bird’s Talk di Francoforte e a distanza di un anno dalla visita di quest’ultimo, anche il coro Canticum Novum ha avuto il piacere di viaggiare verso una città sicuramente molto diversa dai tipici paesaggi dolomitici.

Così il giorno 28 aprile di buon mattino i coristi sono saliti in pullman in direzione Francoforte, carichi di curiosità e di allegria. Nell’ambito della visita sono stati organizzati anche due concerti: il primo di questi si è tenuto sabato 28 aprile nella Lutherkirche a Griesheim, nel distretto di Darmstadt, a pochi chilometri da Francoforte. La semplicità e l’armonia della chiesa ha creato un’atmosfera che valorizzava i canti della corale, i quali hanno spaziato tra i classici “Kyrie” della Missa Brevis di Palestina e “Ave Maria” di Rachmaninoff ma lasciando spazio anche a brani di recente produzione come “O alto glorioso Dio” di Cecilia Vettorazzi o “Lacrimosa” di Alvarez. La serata è stata arricchita nella parte centrale da un quartetto di violini, che hanno presentato due brevi concerti: il primo di stampo barocco, scritto da Telemann, mentre il secondo è stato composto da uno dei musicisti, Mario Färber.

Il gemellaggio però è stato coronato la sera seguente, con un concerto condiviso con il coro di casa: per l’appunto i Bird’s Talk. Infatti domenica 29 aprile presso la Waltburgkirche a Francoforte un nutrito pubblico ha potuto assaporare un accostamento di musiche insolito ma di grande effetto: i brani sacri di diverse culture presentati dall’Ensemble Canticum Novum si sono intrecciati con i pezzi jazz diretti dalla energica Regina Klein, creando un concerto adatto a qualsiasi ascoltatore, con spazi meditativi e intimi e parentesi più vivaci e gioiose.

Particolarmente apprezzate sono state le due esibizioni delle canzoni in lingua ladina “Luna” e “Ave o Vergin” entrambe scritte dal maestro Ilario Defrancesco; mentre la dimostrazione che la musica rende amica tutta la gente del mondo è stata data dai brani cantati unitariamente dai due cori: “Militza”, di origine greca e “Mercy, mercy” dai ritmi spiccatamente jazz.

La visita in terra tedesca però non poteva limitarsi solamente ai concerti, infatti nella permanenza nella città non sono mancate occasioni per visitare il Römerberg, il centro storico in cui svetta il duomo rimasto intatto nonostante le due guerre mondiali che hanno raso al suolo Francoforte, la piazza con le tipiche costruzioni a graticcio, la St. Paulskirche che ora ospita una grande sala conferenze, l’antica casa di Goethe, oppure per passeggiare lungo l’Eisener Steg, ossia il ponte di ferro costruito nel 1868 per unire le due rive del Meno e su cui campeggio la frase “Navigando sul mare color del vino verso genti straniere” tratta dall’Odissea di Omero. Non da meno sono da ricordare anche i palazzi moderni, tra cui il grattacielo sede della Banca Centrale Europea, o la Main Tower, la costruzione che spicca sullo skyline di Francoforte. Molto allegra è stata anche la navigazione sul Meno con il battello e la visita alla vicina cittadina di Rüdesheim, con la Drosselgasse e il particolare carillon, oltre alla cena in compagnia con il coro Bird’s Talk a base di piatti tipici tedeschi e brindisi con il sidro di mele e la birra Schlappeseppel, entrambi difficili da trovare in Italia.

In conclusione tutti i coristi sono tornati a casa dopo 4 giorni carichi di emozioni, perché la musica davvero riempie i cuori, nonostante la distanza di 700 km tra le Valli di Fiemme e Fassa e Francoforte!

- Giulia Riz -

Vi invitiamo a vedere le fotografie scattate nei vari momenti della gita nella nostra galleria fotografica.