Coralità n. 3 - anno 2018

In sacro silenzio

L'Ensemble Canticum Novum di Moena, fondato e diretto dal m° Ilario Defrancesco, festeggia i venticinque anni di attività polifonica con un terzo cd, scegliendo il repertorio che più rappresenta la vocazione del complesso vocale, la musica sacra.

Nella scelta dei brani, ventuno pagine disposte in nome di un'efficace alternanza di caratteri, non va ricercato né un ordine storico cronologico né una aderenza ai fuochi tematici dell'anno liturgico.

Autore antichi e contemporanei, locali e internazionale vanno a comporre un mosaico di momenti spirituali, declinando molte sensibilità. Alla musica sacra non è infatti riconosciuto dalla tradizione cristiana un esclusivo ruolo dentro la liturgia, al contrario la mo-nodia latina è cresciuta negli ambiti monastici nutrendo di bellezza e di introspezione l'ufficio delle ore, e molte esperienze comunitarie extraliturgiche hanno incoraggiato l'incontro di parola devozionale e canto, a partire dai laudari delle confraternite. Ma il Canticum novum, un complesso numericamente consistente, dotato di una sonorità ben amalgamata nelle sezioni e nel suo curriculum spesso attento al mondo ladino cui appartiene, guarda con primaria attenzione alla polifonia, cosi come si è sviluppata a partire dalla grande fioritura rinascimentale.

Il Kyrie di Palestrina e un mottetto di Tallys dal vangelo dell'amore, quello di Giovanni (If ye love me), e quello di Alessandro Scarlatti dal Salmo 81 (Exultate Deo) compendiano due momenti cruciali della scuola polifonica italiana, tra classicismo cinquecentesco e maturità del barocco. Con uno spazio proprio, nel cd, trova espressione la tradizione spiritual, variamente reinterpretata nelle armonizzazioni ed elaborazioni. Fatto salvo un brano tardosettecentesco di Billings (David's Lamentation), l'attenzione è posta poi per intero sul Novecento, quello più incline all'espressività diffusa, da Rachmaninoff (Ave Maria russa) a Molfino (O Sacrum Convivium), a Alvarez (Lacrimosa).

A definire il carattere del complesso corale concorrono però soprattutto le numerose opere di autori contemporanei in vario modo legati alla tradizione, le bellissime pagine di Cecilia Vettorazzi (O alto glorioso Dio i Nada te turbe) e dello stesso Ilario Defrancesco [Salve Regina], accanto a rivisitazioni di inni liturgici e canti legati alla Natività.

Il tutto con l'apporto, nei ruoli solistici, di voci di valore: Angela Chiocchetti, Chrìstine Nones, Stefano Volcan, Lorenzo Ziller.

di Giuseppe Calliari

Fonte: Coralità n°3 anno 2018 - Rivista Periodica della Federazione dei Cori del Trentino - vai al sito